domenica 9 febbraio 2014

Murgia, Renzi, la forza delle donne, la paura maschile e la politica della paura

Il (concretissimo) rischio che, anche per la nuova legge elettorale, si ricorra per l'ennesima volta al voto segreto per scongiurare emendamenti paritari, porta miseramente alla luce un timore che letteralmente attanaglia i politici maschi: il rischio di dover competere con le donne e dover, eventualmente, far loro posto. In Sardegna questo spettro prende corpo nelle parole di Matteo Renzi, sbarcato ieri sull'isola a invocare il "voto utile", che tanto utile non si è mai dimostrato, specialmente se si parla degli interessi femminili e, più in generale, dei temi cari alla politica femminile
"Il rischio vero è continuare a scegliere persone in nome di un ideale ma così si fa perdere il centrosinistra. Il voto alla Murgia mette a posto la coscienza, ma il voto a Pigliaru mette a posto la Sardegna", dichiara Renzi. E la sola risposta che sale alla mente è che, beh.. se scegliere persone in nome di un ideale - e in base a coscienza - fa perdere il centrosinistra".. forse il centrosinistra merita di perdere

Non prendiamoci in giro, per favore. Se Renzi si fosse astenuto dal lanciare anatemi di paura contro Murgia, forse questo post non sarebbe uscito. Ma riteniamo che se, finalmente, una donna decide di confidare in se stessa, sfidando da sola l'establishment rigidamente maschile, con programmi e contenuti, non si possa dribblare l'ostacolo accusandola con leggerezza di favorire la "destra".
E ci sovviene che la politica della paura è uno strumento tipicamente maschile, della più trita politica autoritaria. Assecondarla per tanto tempo ci ha portato in un vicolo cieco; per questo ci auguriamo che il ricatto pauroso del "voto utile" abbia fatto il suo tempo.
Quello che dovrebbe interessare davvero sono poche cose, e precise: la storia personale delle persone che si candidano, i loro programmi, le persone scelte per la propria squadra e il metodo con cui le scelgono.
Ps • il loghino "madreterra" nella foto di Murgia NON fa riferimento a nessun gruppo o organizzazione, ma a un ideale, appunto, che pensiamo dovrebbe essere al centro delle preoccupazioni di tutt*. L'abbiamo aggiunto noi: non ci è sfuggita l'attenzione di Murgia, infatti, per il rispetto ambientale e la sostenibilità come guida alle scelte di sviluppo.


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